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Emanuela Orlandi, Vaticano riapre caso: al via nuove indagini

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Admin
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(@emanuelaorlandi)
Illustrious Member
Registrato: 7 anni fa

A quasi 40 anni dalla scomparsa, il promotore della giustizia vaticana Alessandro Diddi insieme alla Gendarmeria hanno deciso di riaprire le indagini di una vicenda che ha scosso la Santa Sede.

Il Vaticano riapre il caso di Emanuela Orlandi. A quasi quarant’anni dalla scomparsa, il promotore della giustizia vaticana Alessandro Diddi insieme alla Gendarmeria hanno deciso di riaprire le indagini di una vicenda che ha scosso la Santa Sede e le sue massime istituzioni, in un percorso giudiziario e investigativo che ha sfiorato ipotesi inquietanti di ogni tipo.

Caso Orlandi, il fratello Pietro: "Bene nuova indagine, spero di essere ascoltato"

Il legale della famiglia: "Nessuno ci ha avvisati, pazzesco".

"Mi colpisce la riapertura delle indagini, una riapertura improvvisa. Se è su impulso di Papa Francesco, ben venga". Pietro Orlandi, fratello di Emanuela, commenta così all'Adnkronos la notizia di una nuova riapertura del caso decisa dal promotore di giustizia vaticana Alessandro Diddi insieme alla Gendarmeria.

"Non so se è una decisione presa dopo la recente proposta di aprire una inchiesta parlamentare - continua - Magari potrebbe nascere una collaborazione tra Stato italiano e Vaticano, mancata per 40 anni. E' chiaramente una notizia positiva e mi auguro di essere sentito dagli inquirenti".

"Siamo sicuramente contentissimi della riapertura delle indagini, ma è pazzesco che non siamo stati avvisati. Non sappiamo nemmeno su cosa stiano indagando, l'ultima denuncia che ho presentato è del 2019 e non ho avuto alcun cenno di riscontro. L'ultima volta che ho chiesto al promotore di incontrarlo è stato un anno fa. Magari hanno elementi nuovi loro e stanno procedendo ex ufficio, non lo so", dice all'Adnkronos l'avvocato Laura Sgrò, legale della famiglia Orlandi.

"Abbiamo presentato tantissime istanze, ogni volta che c'era un elemento nuovo lo abbiamo rappresentato all'ufficio del promotore. A dicembre 2021 ho scritto a Papa Francesco, il quale a gennaio 2022 mi ha risposto dicendo di rivolgermi all'ufficio del promotore per mettere a loro disposizione le informazioni nuove che avevamo. Da lì il nulla" conclude. (di Silvia Mancinelli)

Caso Orlandi, Lupacchini: "Apertura indagini può essere scelta strategica del Vaticano"

Magistrato tra i massimi esperti del caso Orlandi e della banda della Magliana

"Indagare alla ricerca della verità può essere sempre utile, può esserlo il fatto che indaghi il Vaticano, ma al tempo stesso bisognerebbe partire dal presupposto che vi siano elementi per ricondurre all'interno del Vaticano i moventi della vicenda, altrimenti non riesco a capire perché il Vaticano si interessi alle vicissitudini di una propria cittadina il cui eventuale rapimento e morte conseguente il rapimento si sono verificate in Italia e su cui per anni e anni ha indagato la giustizia italiana con esiti assolutamente incongrui e non conducenti". Otello Lupacchini, magistrato tra i massimi esperti del caso Orlandi e della banda della Magliana, commenta così all'Adnkronos la notizia della decisione da parte del promotore di giustizia vaticana di riaprire le indagini insieme alla Gendarmeria sulla scomparsa di Emanuela Orlandi.

"Evidentemente dobbiamo presumere che in mano al promotore di giustizia vi siano elementi nuovi e diversi rispetto a quelli esaminati - continua - Si possono solo fare ipotesi allo stato, che lasciano il tempo che trovano. Potrebbe essere sia un modo di trovare o dar prova di collaborazione tra Stato e Chiesa ma anche un modo per mettere una pietra tombale e dire che ci hanno provato ma non se ne è tirato fuori un ragno dal buco. Potrebbe essere, quella del Vaticano, una scelta strategica in un senso o nell'altro, dunque, considerato il momento e la virulenza delle polemiche in corso".

Caso Orlandi, avv. famiglia: "Contenti di nuove indagini, un anno fa mi scrisse il Papa"

Laura Sgro: "Pazzesco che non siamo stati avvisati. Magari hanno elementi nuovi loro e stanno procedendo ex ufficio, non lo so "

"Siamo sicuramente contentissimi della riapertura delle indagini, ma è pazzesco che non siamo stati avvisati. Non sappiamo nemmeno su cosa stiano indagando, l'ultima denuncia che ho presentato è del 2019 e non ho avuto alcun cenno di riscontro. L'ultima volta che ho chiesto al promotore di incontrarlo è stato un anno fa. Magari hanno elementi nuovi loro e stanno procedendo ex ufficio, non lo so". L'avvocato Laura Sgro, legale della famiglia di Emanuela Orlandi, commenta così all'Adnkronos la decisione del promotore di giustizia vaticana di riaprire insieme alla Gendarmeria le indagini sul caso della 15enne scomparsa a Roma 39 anni fa.

"Abbiamo presentato tantissime istanze, ogni volta che c'era un elemento nuovo lo abbiamo rappresentato all'ufficio del promotore. A dicembre 2021 ho scritto a Papa Francesco, il quale a gennaio 2022 mi ha risposto dicendo di rivolgermi all'ufficio del promotore per mettere a loro disposizione le informazioni nuove che avevamo. Da lì il nulla", conclude.

Fonte ADNKRONOS 09/01/2023

1 risposta
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 alex
(@alex)
New Member
Registrato: 3 anni fa

ERA ORA!!!!!! CI HANNO MESSO 12 MESI PER RISPONDERE ALL'AVVOCATO E A PIETRO

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