MIRELLA GREGORI – EMANUELA ORLANDI
DIARIO DI UNA STORIA VERA
Gennaio 1991
17 gennaio 1991
Il Cardinale Ugo Poletti si dimette da vicario di Roma per sopraggiunti limiti d’età, limite superato già da due anni. In quell’occasione, Giovanni Paolo II lo definisce un collaboratore validissimo e infaticabile e gli esprime la più viva riconoscenza per i servizi resi alla Chiesa. Poletti ha collaborato con tre papi e partecipato a due conclavi. In “Via col vento in Vaticano”, un libro che la Santa sede ha inutilmente cercato di bloccare, un gruppo di prelati con lo pseudonimo «I millenari» racconta di una presunta lettera e di un altrettanto presunto ricatto che spiegherebbe la rapida scalata del cardinal Poletti e coinvolgerebbe papa Paolo VI, Giovanni Battista Montini, quando ancora era arcivescovo di Milano. Il nome di Ugo Poletti compare anche nell’elenco degli alti porporati che Giovanni Paolo I avrebbe voluto rimuovere prima di essere ritrovato privo di vita nel suo letto, dopo solo venti giorni di pontificato. Oltre al suo, in quell’elenco di 121 nomi stilato il 12 settembre 1978, ci sarebbe stato pure quello di monsignor Paul Casimir Marcinkus. Giovanni Paolo I, prima di morire per strane cause naturali, avrebbe voluto eliminare dalla curia una potente lobby massonica poco vicina al Vangelo e molto di più ad affaristi e banchieri.
26 febbraio 1991
L’Ammiraglio Fulvio Martini lascia l’incarico di Direttore del SISMI che ricopriva dal 5 maggio 1984.
26 marzo 1991
Muore ammazzato ad Acilia Pietro Sante Corsello. Uomo di Gianni Girlando, era stato uno dei gregari nella distribuzione della droga lungo il litorale laziale. Aveva lavorato anche con Colafigli e Carnovale della banda della Magliana.
09 aprile 1991
In un agguato di malavita a Santo Stefano di Magra viene ferito Alessio Gozzani (morirà dopo qualche giorno). Era stato accusato di essere stato un componente del gruppo di fuoco che uccise Enrico De Pedis.
14 maggio 1991
La giornalista e scrittrice statunitense Claire Sterling rivela al magistrato Rosario Priore che due persone, un italiano ed un turco, l’avevano contattata per fornire elementi utili per l’attentato al papa. L’italiano, diceva di essere stato un agente della CIA e del SISMI e che per conto di quest’ultimo si sarebbe infiltrato nell’ambasciata dell’Unione Sovietica dove avrebbe appreso che la ”fonte” del rapimento di Emanuela Orlandi era stata la stessa dell’ attentato al Papa. Secondo quanto l’italiano aveva saputo dal KGB, il rapimento di Emanuela era stato affidato ad un gruppo italiano di destra e che gli stessi avevano dei documenti in grado di provarlo.
29 maggio 1991
Angelo Sodano viene creato Cardinale da papa Giovanni Paolo II (ufficializzato nel concistoro del 28 giugno successivo). Dal primo dicembre 1990 svolge le funzioni di pro-segretario di Stato di Sua Santità (successore del cardinale Agostino Casaroli,) e presidente della Commissione cardinalizia di vigilanza dell’Istituto per le Opere di Religione.
8 giugno 1991
Muore per un incidente stradale Libero Mancone (soprannominato “Maesano”).
28 giugno 1991
Camillo Ruini viene creato Cardinale da Giovanni Paolo II.
1 luglio 1991
Angelo Sodano, già pro-segretario di Stato di Sua Santità assume l’incarico di Segretario di Stato della Santa Sede.
Camillo Ruini, pro-vicario dal 17 gennaio, assume la carica di cardinale vicario del pontefice per la diocesi di Roma e arciprete della basilica papale di San Giovanni in Laterano.
26 agosto 1991
Con solo cinque giorni di preavviso, il cardinale Camillo Ruini rimuove dall’incarico di rettore della Basilica di S. Apollinare Mons. Vergari. Nella lettera Ruini scrive che dal 31 agosto Vergari «cessa il suo incarico poiché l’intero palazzo è stato ceduto in uso dalla Santa sede alla prelatura della S. Croce e Opus Dei come sede dell’ateneo della Santa Croce» nominando nuovo rettore don Franco Calzona.
1 settembre 1991
A seguito dell’arrivo del Pontificio Ateneo della Santa Croce nell’adiacenze del palazzo di S. Apollinare, viene nominato rettore della Basilica il rev. Don Franco Calzona in modo che la chiesa potesse fungere da cappella universitaria dell’Ateneo stesso.
18 ottobre 1991
PREGIUDICATO LIBERO CON 47 ANNI DA SCONTARE, FERITO IN AGGUATO (ANSA) – ROMA, 18 OTT – Libero da un anno per decorrenza dei termini, con un cumulo di 47 anni di condanne da scontare per sequestro di persona ed altri reati, il pregiudicato romano Giovanni Tigani, di 36 anni, è stato ferito gravemente a rivoltellate in un agguato tesogli stamani ad Anzio nei pressi del porto, tra i banchi del mercato del pesce. Il feritore è poi fuggito a piedi, dileguandosi tra le stradine che fiancheggiano il porto. Tigani si trova ora ricoverato nell’ospedale di Nettuno per una forte emorragia della vena inguinale trapassata dal proiettile. La polizia ritiene che il ferimento sia legato al traffico di stupefacenti. Tigani, che nel 1981 rimase ferito in un altro agguato da Enrico De Pedis, un esponente delle banda della Magliana, nel 1989 fu imputato nel processo a 128 persone accusate di avere controllato tra 1978 e il 1983 il traffico di stupefacenti nella capitale. Dopo 14 una condanna all’ergastolo in primo grado e in appello, la pena fu annullata dalla cassazione. Un fratello di Giovanni Tigani, Claudio, a soli 17 anni, fu trovato carbonizzato nel 1975 all’interno di un automobile. (ANSA). CIR -RED 18 -OTT -91 21:01 NNNN
24 ottobre 1991
Il Nucleo Centrale di Polizia Tributaria della Guardia di Finanza, su disposizione della sezione misure di prevenzione del Tribunale di Roma, confisca beni immobili per un valore di oltre 15 miliardi di lire appartenenti a Salvatore Nicitra, all’epoca trentaquattrenne, e ad altre otto persone, accusate di aver costituito società di comodo per riciclare il denaro proveniente da attività illecite. Tra i beni confiscati c’è anche il noto locale notturno Jackie ’O (nel quale Enrico De Pedis aveva organizzato il ricevimento delle nozze), ville in Sardegna e sul litorale laziale, appartamenti nel centro storico della capitale, auto lussuose.
18 novembre 1991
A Roma, in via Andrea Mantegna, nella zona popolare di Tor Marancia, mentre cerca di rifugiarsi nel negozio di scarpe “Nolano” viene ucciso il “Vesuviano” Claudio Sicilia (nipote di Alfredo Maisto, compare d’anello del boss della camorra Michele Zaza).
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