Sit-In per Emanuela a S. Apollinare

Confermato il sit-in per ricordare Emanuela Orlandi

La Questura di Roma ha concesso il nulla osta per autorizzare un sit-in per ricordare l’anniversario del rapimento di Emanuela Orlandi: l’appuntamento è fissato per lunedì 22 giugno 2020dalle ore 18,00 alle ore 20,00 in Piazza Sant’Apollinare; la stessa piazza dove il 22 giugno 1983 Emanuela è uscita dalla scuola di musica.  Il sit-in è stato confermato da Pietro Orlandi, attraverso la pagina Facebook del “Gruppo ufficiale fondato da Pietro Orlandi”. Sit-inL’organizzazione per mezzo della Questura chiede, considerata l’emergenza in essere, che vengano rispettate le disposizioni emanate dalle Autorità competenti in merito al distanziamento sociale e all’utilizzo dei dispositivi di protezione, appellandosi al senso di responsabilità del singolo partecipante.

Gli attivisti del Gruppo che verranno da altre regioni sono pregati di consultare il sito della Regione Lazio per verificare le ultime disposizioni in materia di spostamenti interregionali che ad oggi sono così ricapitolati:

Dal 3 giugno 2020, come previsto dal Decreto legge del 16 maggio 2020, n.33, sono permessi gli spostamenti interregionali salvo le limitazioni previste da provvedimenti adottati ai sensi dell’articolo 2 del decreto-legge n. 19 del 2020, in relazione a specifiche aree del territorio nazionale, secondo principi di adeguatezza e proporzionalità al rischio epidemiologico effettivamente presente in dette aree.

Con Ordinanza del Presidente della Regione Lazio 2 giugno 2020, n. Z00045, per entrare nella Regione Lazio sono fissate le seguenti indicazioni:

  • Non sono consentiti spostamenti in ingresso e sul territorio della Regione nei seguenti casi: a. soggetti con sintomatologia da infezione respiratoria e febbre (maggiore di 37,5° C) che, ai sensi dell’art. 1, comma 1, lett. c) del decreto del Presidente del Consiglio 26 aprile 2020, devono rimanere presso il proprio domicilio e limitare al massimo i contatti sociali, contattando il proprio medico curante; b. soggetti già sottoposti a sorveglianza sanitaria attraverso isolamento fiduciario.
  • I vettori e gli armatori del trasporto interregionale di linea aereo, marittimo e ferroviario, per gli ingressi dedicati ai treni AV e IC, provvedono alla misurazione della temperatura dei singoli passeggeri all’imbarco e vietano lo stesso in caso di stato febbrile maggiore di 37,5°C; i vettori e gli armatori del trasporto interregionale aereo e marittimo del porto di Civitavecchia provvedono alla misurazione della temperatura dei singoli passeggeri anche allo sbarco.
  • Il passeggero residente in regioni diverse dal Lazio che, allo sbarco, presenta temperatura maggiore di 37,5°C, contatta il numero unico regionale dedicato 800.118.800 che, all’occorrenza, attiva il SISP di competenza territoriale per la presa in carico, l’eventuale apertura della procedura di isolamento e per l’effettuazione del test molecolare, anche attraverso l’accesso presso le sedi regionali “drive in”; fino all’esito del test diagnostico molecolare la persona è tenuta a restare in isolamento presso il proprio domicilio, osservando le note misure di distanziamento sociale, di igiene e di protezione.
  • Il passeggero residente nel Lazio che non ha effettuato l’imbarco, ovvero il passeggero residente che allo sbarco presenta temperatura maggiore di 37,5° C, deve contattare il proprio MMG/PLS scelta per segnalare la sintomatologia e per la conseguente presa in carico secondo le modalità stabilite dalle linee guida regionali; 5. allo scopo di continuare a prevenire fenomeni di sovraffollamento presso gli uffici deputati al rilascio del certificato di esenzione per reddito E01, E02, E03, E04 e per esenzione per patologia, la scadenza del 30 giugno 2020 disposta con le ordinanze Z0005 del 9 marzo 2020 e Z0006 del 10 marzo 2020 è differita al 31 dicembre 2020, fermo l’obbligo degli assistiti di comunicare all’Azienda sanitaria di appartenenza eventuali variazioni intervenute, restando salva ogni diversa misura a cura della Direzione salute e integrazione socio-sanitaria in raccordo con l’Unità di crisi regionale.
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