Ratzinger non può non essere a conoscenza dei fatti
Al Sit-in organizzato da Pietro Orlandi in concorso con gli attivisti della pagina facebook di Emanuela, Pietro è sempre circondato dai familiari, dagli amici e conoscenti che insieme a lui sono alla ricerca della verità per Emanuela. “Sono stanco di rivolgere appelli a Francesco, – dichiara -, è dal 2013 che glieli rivolgo chiedendo un incontro dopo che mi aveva detto <Emanuela sta in cielo>. Speravo in un incontro, anche riservato, gli avrei spiegato delle cose. Ho fatto appelli e ho chiesto aiuto perché loro sicuramente sono a conoscenza di quello che è successo ma lui è stato sempre indifferente nei confronti della vicenda di Emanuela; è chiuso, non ha mai voluto accogliere nessun tipo di richiesta. Da parte sua ho sentito solo bellissime parole per la verità e la giustizia però, devo ammettere, anche molta ipocrisia. L’ennesimo appello lo rifarei a papa Ratzinger. Il suo pontificato è stato sempre indifferente alla questione di Emanuela ma, siccome all’epoca era vicinissimo a Wojtyla, non può non essere a conoscenza di qualcosa e mi dispiace che un tipo spirituale come lui debba tenersi dentro delle cose importanti. Io mi auguro che abbia una vita lunga, gli faccio ogni augurio e spero che a 93 anni e avvicinandosi al Padre, abbia quel rigurgito di coscienza che lo spinga a dare un minimo di giustizia a questa ragazza. Che non si porti segreti nella tomba come invece ha fatto papa Giovanni Paolo II.
Intanto, mentre Ratzinger si imbarcava su un velivolo dell’Aeronautica Militare destinazione Regensburg in Germania per recarsi al capezzale del fratello gravemente malato, Francesco scrive una lettera di gratitudine ad Alex Zanardi. Questioni di priorità.
LAURA SGRO’: (legale famiglia Orlandi)
Questa famiglia va avanti, si tiene stretta, si stringe, si ama e si fa amare. Noi non molleremo ed Emanuela la cercheremo sempre.
La famiglia Orlandi mi ha inondato di amore. L’amore di questa famiglia che si stringe attorno ad un dolore così grande è un esempio di virtù ed è un esempio che va seguito. Si meritano delle risposte così da poter vivere il loro amore concentrandosi sul bello dell’amore stesso e non solo sul pathos del dolore.
Noi ovviamente non ci fermiamo ed è imminente una nostra ulteriore attività nei prossimi giorni: continueremo a dare fastidio come è nostra buona abitudine.
PIETRO ORLANDI:
Patrizia l’ho conosciuta quando già era successo questo fatto quindi lei si è ritrovata questo peso però se non ci fosse stata, poi i miei figli e la solidarietà di tanta gente, non sarei mai riuscito a mantenere l’equilibrio che dopo 37 anni mantengo. Vi assicuro che è difficile mantenere l’equilibrio in certe situazioni e questo lo devo a loro che sono stati i miei più forti sostenitori. Lei si è ritrovata con questa persona in questa storia pazzesca e se ne è fatta carico insieme a me e per questo la ringrazierò per sempre.
PATRIZIA MARINUCCI: (moglie di Pietro Orlandi)
Io penso che la storia di Emanuela riguardi molto la pedofilia e finché in Vaticano la pedofilia è considerata una debolezza e non un crimine non la ammetteranno mai. E fino a che lo Stato italiano non combatterà, non solo per Emanuela ma anche per per Serena Mollicone per Pamela Mastropietro, per Desirè Mariottini e per tutti gli scomparsi, fino a che non avranno giustizia, questo stato e solo una stato miserabile: colluso con la mafia e con il Vaticano.
Grazie a Matteo Nardone per le foto
I cuori sofferenti ed assetati di verità della famiglia Orlandi meritano un pò diu pace. Quella pace che soltanto Dio – quello vero, non quello rappresentato mettere da Suo Figlio – durante la sua permanenza su questa terra – le splendide parole che tutti possiamo leggere nel vangelo di S, Giovanni, capitolo 5, versetti 28 e 29: ” NON VI MERAVIGLIATE, PERCHE’ VIENE L’ORA IN CUI TUTTI QUELLI CHE SONO NELLE TOMBE ASCOLTERANNO LA VOCE DEL FIGLIO DI DIO E NE VERRANNO FUORI”. Emanuela, che sicuramente dorme nella morte da molto tempo, sarà risvegliata da Colui che – fattosi portare davanti alla tomba del suo amato amico Lazzaro, dopo aver pregato il Padre gridò. ” LAZZARO, VIENI FUORI!”. E il suo amico uscì vivo dalla tomba. Oggi ho 77 anni, e per una parte della mia vita ho chiesto più volte a preti, religiosi, frati: ” Ma se Lazzaro era felice in Cielo, perchè Gesù avrebbe dovuto riportarlo sulla terra? Per invecchiare, ammalarsi e morire una seconda volta?”.
MAI avuto una risposta a questa domanda, salvo “eh, figliolo, la fede ha tanti misteri…..” e simili.
La verità è solo una: Emanuela “dorme” inconscia il sonno della morte, ma presto – grazie al Figlio di Dio – sarà risvegliata e restituita all’affetto della sua famiglia. Che é bene – per non disperarsi – che vada a leggere le parole di S. Paolo quando – scrivendo al . giovane discepolo Timoteo, profetizzando su questi “ultimi giorni” che stiamo vivendo, disse: ” Negli ultimi giorni ci saranno tempi difficili…..( e, andate a leggere 2 Timoteo 3, da 1 a 5 – dopo aver elencato una serie di caratteristiche delle persone lontane di Dio di questi tempi, aggiunse: ” aventi una forma di santità, ma mostrando di rinnegarne la potenza”. Non ci vuole molto per capire a chi applicare queste parole ispirate da Dio. Giancarlo
È vergognoso il comportamento di questo papa e di tutta la chiesa, non mi stupisco che molta gente si allontani dalla fede cattolica ,questa omertà deve finire i colpevoli materiali della sparizione di Emanuela non ci saranno più e Non vedo perchè si debba continuate a tenere questa famiglia all oscuro di quanto accaduto alla loro figlia/sorella vergogna, vergogna vergogna, ci pensino quelli che vanno in piazza vaticano ad applaudire l’apparire del papa al balcone. Troppo facile predicare amore,pace,tollerannza ecc ecc Questa chiesa predica bene ma razzola male.
Trovo vergognoso il comportamento di papa Ratzinger e della chiesa in generale e di sicuro anche per questi comportamenti omertosi , mafiosi portano molte persone ad allontanarsi dalla fede cattolica i famigliari di Emanuela hanno il DIRITTO di sapere la verità di sicuro dopo tanti anni i responsabili non ci saranno più e quindi non vi è nessun motivo di continuare ad ignorare le giuste richieste della famiglia su quanto accaduto. É proprio vero la chiesa predica bene ma razzola male
Tutto il mondo cattolico e’ in attesa da troppi anni di un colpo di reni della parte Santa della Chiesa che invece sembra andata sempre piu’ lenta, fino quasi alla paralisi.
Ci e’ stato detto, anche piu’ volte, che nella Chiesa si aggira un “ospite” indesiderato e maleodorante. Ma, per quanto si sforzi di sembrare piu’ grande e potente di quello che e’, a noi basta smettere di farci ipnotizzare dai suoi giochi di prestigio. Considerare con senno e saggezza la situazione, e affrontare il “moscerino”.
La verita’ su Emanuela si aspettava durante gli anni di GPII e nessuno ha capito perche’ sia stata taciuta.
In realta’, non e’ l’unica cosa che non mi sono spiegata di quegli anni. Se mi dicessero che GPII aveva un gemello identico e che ogni tanto si davano il cambio, allora le cose mi tornerebbero.
Pietro Orlandi e la sua famiglia stanno chiedendo la verita’ su quanto accaduto ad Emanuela, in pieno diritto, da 37 anni, e con una tenacia, fiducia e speranza esemplari.
Seguo in silenzio da moltissimi anni questa straziante storia di Emanuela e della ammirevole e tenace resistenza del fratello. Mi lascia sbigottita il silenzio di questo papa che a tutti sembrava diverso dai precedenti e che aveva perfino suscitato in me qualche speranza di conoscere finalmente la verità, compresi i nomi e le prove. Trovo questa vicenda e le mancate risposte del Vaticano incredibilmente scandalose. Ma non si deve assolutamente mollare.