Via libera alla Commissione d’Inchiesta sulla scomparsa di Emanuela e Mirella.

Commissione d’inchiesta: dopo molti rinvii, l’aula del Senato – dopo il voto unanime della Camera lo scorso 23 marzo – ha approvato con voto quasi unanime il disegno di legge. Tutti favorevoli, un solo astenuto, Pierferdinando Casini e un voto contrario (Roberto Menia, di Fratelli d’Italia).

La commissione sarà composta da venti senatori e da venti deputati e avrà il compito di “ricostruire e analizzare in maniera puntuale la dinamica della scomparsa” di Emanuela Orlandi e di Mirella Gregori e dovrà “verificare ed esaminare il materiale e i dati acquisiti attraverso le inchieste giudiziarie e le inchieste giornalistiche” e “fatti, atti e condotte commissive oppure omissive che possano avere costituito ostacolo o ritardo o avere portato ad allontanarsi dalla ricostruzione veritiera dei fatti necessaria all’accertamento giurisdizionale delle responsabilità“, “anche promuovendo azioni presso Stati esteri, finalizzate ad ottenere documenti o altri elementi di prova in loro possesso che siano utili alla ricostruzione della vicenda“.

I commissari dovranno infine verificare, “mediante l’analisi degli atti processuali e del materiale investigativo raccolto negli anni, quali criticità e circostanze possano avere ostacolato il sistema giudiziario nell’accertamento dei fatti e delle responsabilità“.

Ad astenersi al momento del voto il senatore Pier Ferdinando Casini che ha ritenuto l’istituzione di un apposito organo “non utile” ritenendo che non sarà in grado di aggiungere elementi utili alle indagini che si sono susseguite negli anni. Per Maurizio Gasparri invece è importante che non siano toccati “i santi” riferendosi a Papa Wojtyla e per questo chiederà l’ingresso in commissione.

Pietro, che da 40 anni lotta ogni giorno per avere giustizia su sua sorella, a FqMagazine: “Sono contento, ne ero abbastanza certo, non pensavo a un esito negativo, anche dalle dichiarazioni. Erano tutti d’accordo, tranne il senatore Maurizio Gasparri che è tornato di nuovo sulle accuse alla mia famiglia, ovvero a mio zio. Avrebbe dovuto votare no, per coerenza, sarebbe stato più dignitoso e invece si è astenuto. Ma è passata, l’importante è che oggi sia diventata legge sono convinto verranno fatti dei passi in avanti. Il semplice fatto che il Vaticano non la volesse questa commissione, fa sperare che potrà uscire fuori qualcosa. Aspettiamo che si formi in tempi rapidi, non vedo l’ora di essere ascoltato.Andrea Purgatori ne avrebbe fatto parte, sarebbe stato un grande aiuto, lo faremo anche per lui. Sono a loro totale disposizione. Questa commissione potrà aiutarci a capire situazioni che né la Procura Vaticana né quella italiana stanno approfondendo. Lo ripeto, questa legge non è per una famiglia che soffre per la scomparsa di un familiare, sarebbe irrispettoso per le altre che vivono la stessa condizione. Quella di Emanuela non è stata una scomparsa ma un rapimento e bisogna appurare tutto ciò che gira intorno a questa storia in cui sono intervenuti anche i Servizi Segreti Militari. Capire il perché di tanta omertà da parte delle istituzioni è nell’interesse di tutti. Quando ho incontrato il sottosegretario Alfredo Mantovano mi disse che grazie alla sua delega ai Servizi può contribuire a desecretare quei faldoni del Sismi secretati. Si può fare un buon lavoro,se c’è volontà, per arrivare alla verità”.

Così il post affidato a Instagram dalla legale della famiglia Orlandi, Laura Sgrò:  “Evviva le intromissioni perniciose del parlamento italiano! La commissione d’inchiesta su Emanuela Orlandi e Mirella Gregori è legge. Buon lavoro ai parlamentari che andranno in commissione. E grazie ad Andrea Purgatori che ci aiuta da lassù“.

L’avvocato della famiglia Gregori, Nicodemo Gentile, ha così commentato: ” MAI ARRENDERSI. MAI DIMENTICARE. Via libera alla Commissione d’ inchiesta. Si torna ad indagare, si riapre la speranza. L’aula del Senato, praticamente all’unanimità con la sola astensione di Pier Ferdinando Casini, ha approvato l’istituzione della commissione d’inchiesta sui casi di Emanuela Orlandi e Mirella Gregori, scomparse a Roma nel 1983, a quaranta giorni di distanza, rispettivamente il 22 giugno e il 7 maggio. Penelope, come sempre, accanto ai familiari. In qualità di Presidente dell’ Associazione e legale della famiglia Gregori seguirò con attenzione e impegno questa fase delicata ed unica dell’ accertamento dei fatti. Maria Antonietta e tutti i suoi familiari collaboreranno in modo attivo e completo con la Commissione affinché niente venga lasciato al caso. La Verità non si sceglie“.

commissione d'inchiesta
Andrea Purgatori

 

 

123ª Seduta pubblica

Giovedì 9 novembre 2023 alle ore 10:07

ORDINE DEL GIORNO

Comunicato di seduta

L’Assemblea ha approvato definitivamente il ddl n. 622 recante istituzione di una Commissione parlamentare di inchiesta sulla scomparsa di Emanuela Orlandi e di Mirella Gregori.

Il relatore, sen. De Priamo (FdI), ha illustrato il testo: l’articolo 1 istituisce la Commissione di inchiesta, i cui compiti riguardano la ricostruzione puntuale della dinamica delle scomparse, l’esame del materiale acquisito, la verifica di eventuali condotte commissive od omissive.

L’articolo 2 disciplina la composizione della Commissione, composta da venti senatori e venti deputati.

L’articolo 3 estende l’applicazione degli articoli 366 e 372 del codice penale in merito alle audizioni a testimonianza.

L’articolo 4 specifica i poteri e i limiti della Commissione i cui membri, a norma dell’articolo 5, sono obbligati al mantenimento del segreto intorno alle informazioni e ai documenti recepiti nell’esercizio delle loro funzioni.

L’articolo 6 demanda l’organizzazione dei lavori ad un regolamento interno.

Approvato l’articolato, sono intervenuti in dichiarazione di voti i sen. Michaela Biancofiore (Cd’I), De Cristofaro (Misto-AVS), Scalfarotto (A-IV), Gasparri (FI-BP), Alessandra Maiorino (M5S), Daisy Pirovano (LSP), Simona Malpezzi e Donatella Campione (FdI). FI ha espresso forti dubbi sulla capacità della Commissione di raggiungere una verità dopo quarant’anni e il timore che diventi un teatro mediatico. Il sen. Casini (PD), in dissenso dal Gruppo, ha annunciato l’astensione esprimendo preoccupazione per l’uso improprio delle Commissioni d’inchiesta.

 

5,0 / 5
Grazie per aver votato!

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.