Mai ci fu pietà

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Mai ci fu pietà

MAI CI FU PIETA’

La banda della Magliana dal 1977 a Mafia Capitale: La vera storia della banda della Magliana dal 1977 fino ai giorni nostri

Autore Editore Data Pubblicazione Pagine
Angela CAMUSO
Castelvecchi
2011 368

Angela Camuso scrive, con lo spessore e gli scrupoli della storica, la vicenda di un gruppo di uomini che coltivarono a Roma, con cinismo e crudeltà, il progetto di mettere al servizio di ogni potere politico e istituzionale la loro capacita dicreare nel cuore del paese una struttura di criminalità organizzata quali erano la Camorra e la Mafia. Gli uomini della Magliana, figli maledetti del popolo e della miseria salgono alla ribalta e si sutodisttruggono attraverso clamorosi pentimenti che illuminano tanti misteri d’Italia. Tutto all’insegna di un’enciclica rovesciata in cui la pietà non era ammessa.

Il libro più completo sulla storia della Banda della Magliana. Un best seller aggiornato fino agli ultimi inquietanti sviluppi sulla più violenta organizzazione criminale romana. Centinaia di verbali e informative riservate con cui la giornalista Angela Camuso descrive e fa parlare i protagonisti senza omettere nomi, luoghi e circostanze in una sequenza agghiacciante e avvincente di delitti, intrighi e misteri raccontata con la voce dei criminali, figli maledetti del popolo e della miseria, che iniziano la loro sanguinosa parabola nell’ultimo scorcio dei turbolenti anni Settanta. Lo stesso Antonio Mancini – ex capo storico della banda – definisce questo libro «l’unico che ricostruisce le cose senza aggiungere nulla di suo, scrive la verità. Qui c’è la storia». I vertici della banda della Magliana conquistano il mercato romano dell’eroina, eliminando i concorrenti e mantenendo saldo il potere grazie al fiuto per gli affari di uno dei suoi capi, Enrico De Pedis, la cui tomba, situata all’interno della cripta della chiesa di Sant’Apollinare, è stata recentemente aperta perché si sospettava contenesse anche i resti di Emanuela Orlandi. De Pedis iniziò a ripulire fiumi di denaro insieme al «cassiere» Enrico Nicoletti, sopravvissuto alle condanne e ancora attivo negli affari della capitale. La banda finì per autodistruggersi, decimata prima da una faida interna e poi da una catena di clamorosi «pentimenti », che illumineranno tanti misteri d’Italia. Sebbene gelosi della loro autonomia, i banditi furono abbastanza spregiudicati da vendere l’anima a Cosa nostra, camorra, terrorismo neofascista, P2, servizi segreti deviati, politici corrotti ma anche a magistrati, avvocati, carabinieri, poliziotti e alti prelati che per denaro o per potere scesero a patti con il diavolo. Il libro della Camuso fa luce anche sugli altri «superstiti» della banda che oggi occupano ancora ruoli chiave nella moderna malavita imprenditoriale, come svelato dai verbali finora segreti. Si scopre che i vecchi boss sono tornati silenziosamente a mettere le mani su Roma; che hanno progettato omicidi negli anni in cui tutti li credevano estinti, grazie anche a rinnovate entrature nei Palazzi del potere.

Una vicenda criminale che non smette di porre interrogativi inquietanti e le cui propaggini arrivano fino ad oggi. È la storia della banda della Magliana, un gruppo di malavitosi che, negli anni Settanta, partendo dalla periferia romana si è affermato nella Capitale, mettendo la sua forza di fuoco al servizio dei poteri occulti, della mafia e delle frange eversive che miravano a destabilizzare il Paese. Questo libro di Angela Camuso ripercorre le tappe di un sodalizio che in pochi anni conquisterà un posto di rilievo nell’Olimpo della criminalità organizzata. L’autrice, che ha attinto per il suo lavoro a centinaia di documenti giudiziari, fa parlare i protagonisti senza omettere nomi, luoghi e circostanze in una sequenza tremenda di delitti e misteri: dall’omicidio del giornalista Mino Pecorelli, al sequestro Moro, al rapimento di Emanuela Orlandi. Questo feroce gruppo criminale che per più di venti anni ha intrattenuto rapporti con Cosa nostra, camorra, terrorismo neofascista, servizi segreti, ma anche con prelati, magistrati e politici, nonostante una catena di clamorosi “pentimenti” e faide interne, ha continuato ad agire fin quasi ai nostri giorni.
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Presentazione libro

Angela Camuso

Giornalista d’inchiesta, si occupa di cronaca nera e giudiziaria per «il Fatto Quotidiano», «l’Espresso», «Leggo», Rai1, Corriere.it per la sezione Reportime di Milena Gabanelli. Ha collaborato con «l’Unità», «il manifesto», «Il Venerdì di Repubblica», «Corriere del Mezzogiorno», «Il Messaggero» e con il programma di La7 Gli Intoccabili condotto da Gianluigi Nuzzi. Con la prima edizione di questo libro ha vinto il Premio Carver. Sempre per Castelvecchi, nel 2012, ha scritto La Preda, le confessioni di una vittima su un caso emblematico di pedofilia nella Chiesa.

 

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