Emanuela Orlandi una petizione mondiale ma non universale

La petizione per Emanuela Orlandi lanciata da Pietro al Cardinale Tarcisio Bertone supera i 156 mila aderenti nel mondo e intanto si sono svolte numerose manifestazioni

Di richieste di incontro ne sono state fatte tante: scritte, verbali, fatte arrivare dai media, dai manifestanti in piazza e da ben due petizioni. Destinatario Stato Città del Vaticano, mittente la famiglia ORLANDI o meglio, Pietro ORLANDI e tutto un gruppo di persone che si sono unite virtualmente su una pagina Facebook che ad oggi conta più di 29 mila membri. Risposte: nessuna!

La prima petizione, lanciata nel 2011  contava più di 80 mila aderenti e si rivolgeva al Santo Padre con la seguente richiesta:

Santità, mi rivolgo a Lei nella sua duplice veste di capo di Stato e di rappresentante di Cristo in terra per chiederLe di porre in essere tutto ciò che è umanamente possibile per accertare la verità sulla sorte della Sua connazionale Emanuela Orlandi, scomparsa a Roma il 22 giugno 1983. Il sequestro di una ragazzina è offesa gravissima ai valori religiosi e della convivenza civile: a Emanuela è stata fatta l’ingiustizia più grande, le è stata negata la possibilità di scegliere della propria vita. Confido in un Suo forte e ispirato intervento perché, dopo 28 anni, gli organi preposti all’accertamento della verità (interni ed esterni allo Stato Vaticano) mettano in atto ogni azione e deliberazione utili a fare chiarezza sull’accaduto. Un gesto così cristiano non farebbe che dare luce al Suo altissimo magistero, liberando la famiglia di Emanuela e i tanti che le hanno voluto bene dalla straziante condanna a un’attesa perenne.

Il testo fu consegnato al Segretario di Papa Benedetto XVI, Mons. Georg GANSWEIN, il quale rispose che la stessa doveva essere indirizzata al Segretario di Stato, allora Card. Tarcisio BERTONE e non direttamente al Pontefice chiedendo però con aria di stizza, chi fosse tutta quella “gente” che lo appoggiava.

Silenzi e incomprensibili lungaggini senza un logico perché. Assurdità su una verità che fa ancora paura? Che mira le alte sfere ecclesiastiche? Complotti e loschi affari con pezzi di Italia deviata? D’altronde anche la magistratura italiana all’inizio si è persa nei meandri della burocrazia facendo passare mesi, anni. Decenni. Nel frattempo, nei due ultimi anni trascorsi, la vicenda di Emanuela Orlandi ha subito svolte e riscontri.

Come consigliato da Mons. Georg GANSWEIN, Pietro ORLANDI lancia dal suo sito (www.emanuelaorlandi.it) la seconda petizione, stavolta indirizzata al Segretario di Stato Vaticano Card. Tarcisio BERTONE: oltre 156 mila aderenti!

Gente”: il Popolo di Emanuela che aderisce da tutto il mondo: dalla penisola Scandinava al Sud Africa, dalla Russia agli Stati Uniti d’America.

Da stati piccoli come il Lussemburgo, Cipro, il Principato di Monaco, Malta, Isole Maurizie, Antille Olandesi e S. Marino fino alle potenze mondiali quali Australia, Giappone, Cina, India, Nuova Zelanda e Canada.

Da paesi flagellati da guerre e insurrezioni come la Siria, la Somalia, il Congo, la Nigeria, l’Eritrea, il Burundi, il Libano, lo stato di Israele e l’Ethiopia ai paesi disgregati ormai autonomi come la Serbia, la Bosnia, la Slovenia, la Repubblica Ceca, la Croazia, la Macedonia, la Slovacchia.

L’ Africa con l’Egitto, l’Algeria, il Marocco, la Tunisia, la Libia, Tenerife, Mozambico, Senegal, Tanzania, Capoverde, Costa d’Avorio, Gambia, Mauritius e la Repubblica Sudafricana.

Il Nord America con gli USA, il Messico, Costa Rica, Cuba, El Salvador, Honduras, Repubblica Domenicana, Nicaragua, Porto Rico

L’ex URSS con la Russia, la Bielorussia, la Lituania, la Geogia, l’Ucraina e la Moldavia.

Paesi con religioni differenti: Emirati Arabi Uniti, Sri Lanka, Giordania, Arabia Saudita, Turchia, Pakistan, Malesia, Malawi, Kenya, Iran, Bahrain, Yemen e le Filippine.

Il sud America: Cile, Colombia, Paraguay, Equador, Bolivia, Venezuela, Brasile, Argentina, Perù e Uruguay.

L’Europa, con in testa l’Italia, la Svizzera, la Svezia, la Germania, la Francia, il Regno Unito, la Romania, il Belgio, la Spagna, la Polonia, l’Austria, l’Olanda, l’Albania, la Bulgaria, la Grecia, l’Irlanda, l’Ungheria, il Portogallo, i Paesi Bassi, la Danimarca, la Finlandia, la Norvegia, la Scozia e poi, due aderenti dallo Stato Città del Vaticano.

Tutto il mondo con Pietro Orlandi per sua sorella Emanuela.

Numeri, statistiche, paesi nel mondo; fosse stato appoggiato soltanto da una persona per il destinatario sarebbe grave . CentocinquantaSeimilaTrecentoTrentasei adesioni nel mondo:

Imbarazzante, inspiegabile il silenzio che da trenta anni viene urlato a tanta gente!

Intanto la Petizione, visto il silenzio vaticano, ha varcato le soglie d’Italia ed è approdata a Bruxelles presso il Parlamento Europeo in Commissione all’Ufficio per le Petizioni e presso l’UE al Servizio Europeo per l´Azione Esterna (EEAS) al fine di favorire la sussistenza dei principi di democrazia, Stato di diritto, universalità e indivisibilità dei diritti dell’uomo, delle libertà fondamentali, rispetto della dignità umana, principi di uguaglianza, di solidarietà e rispetto dei principi della Carta delle Nazioni Unite e del diritto internazionale sensibilizzando le autorità vaticane ad accelerare la ricerca della soluzione del “Caso Orlandi”, anche sollecitando una intensificazione della collaborazione fra le autorità competenti.”

Il tutto anche per dare delle risposte alla Signora Ernestina da Monsumano Terme, la persona più anziana che ha aderito all’appello di Pietro che a 102 anni e per mezzo del figlio Gilberto commenta: “Arrivare alla verità sul caso di Emanuela non deve essere intesa come una mera ricerca di una persona scomparsa, ma deve costituire un monito sull’evoluzione della scena politica vaticana, italiana e internazionale. Veritas filia temporis – Aulo Gelio- “.

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