Pasquino e le altre statue: “Verità su Emanuela!”

Pietro Orlandi

Pasquino è la più celebre statua parlante di Roma, divenuta figura caratteristica della città fra il XVI ed il XIX secolo. Ai piedi della statua, ma più spesso al collo, si appendevano nella notte fogli contenenti satire in versi, dirette a pungere anonimamente i personaggi pubblici più importanti. Erano le cosiddette “pasquinate”, dalle quali emergeva, non senza un certo spirito di sfida, il malumore popolare nei confronti del potere e l’avversione alla corruzione ed all’arroganza dei suoi rappresentanti.

Dal Corriere della Sera del 9 gennaio 2012

Ai tempi in cui il papa governava, i potenti tramavano nel leggere i messaggi di questi «eroi di pietra», che parlavano per bocca del popolo. Ieri mattina la tradizione si è rinnovata su iniziativa del gruppo Facebook (5 mila iscritti) costituito per chiedere la verità su Emanuela Orlandi, la ragazzina scomparsa nel 1983, e per sostenere la petizione a papa Benedetto XVI che finora ha raccolto 53 mila adesioni. A partire dal Babuino, nella via omonima, passando per il Facchino in via Lata, Madama Lucrezia in piazza San Marco, l’Abate Luigi a Sant’Andrea della Valle, e Pasquino – la più famosa – vicino piazza Navona, le «statue parlanti» si sono così riempite di foto e volantini. Tra le promotrici una studentessa universitaria, Federica, animata da un desiderio: «Sebbene non fossi ancora nata quando rapirono Emanuela, sono cresciuta con in mente il suo volto adornato dalla fascetta… Sarà utopia, sarà romanticismo, sarà ingenuità, ma io a 24 anni voglio ancora credere in un mondo migliore e nell’esistenza di gente buona, pronta a fare qualcosa per il prossimo». Era presente anche Pietro Orlandi, il fratello della ragazza scomparsa, che ha annunciato il prossimo appuntamento: «Il 21 gennaio a partire dalle 16 ci troveremo in piazza Sant’Apollinare, davanti alla basilica dove è stato incredibilmente sepolto il boss della Magliana Enrico De Pedis. Uno degli snodi del mistero che si è portato via mia sorella, infatti, sono convinto sia rappresentato proprio da quella tomba, che la magistratura tarda ad aprire nonostante i ripetuti annunci». Il tour di ieri si è concluso davanti a Pasquino: “L’amici mia hanno parlato / Mo’ pur’io me so’ destato / Basta un po’ con ’st’omertà / Chiesa Stato e criminalità / È ’r momento de parlà!”, diceva uno dei cartelli. Firmato: il popolo che chiede «verità e giustizia» per Emanuela Orlandi.

Fabrizio Peronaci

 

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