Ossa nella Nunziatura Apostolica

La vicenda è iniziata il 30 ottobre scorso dopo che gli operai di una ditta incaricata per lavori di ristrutturazione nell’edificio di via Po, sede della Nunziatura Apostolica, avevano notato resti ossei appena sotto un pavimento di una dependance. Il Corpo della Gendarmeria Vaticana ha avvisato i superiori della Santa Sede che, a loro volta, hanno contatto le autorità italiane e il Procuratore Capo di Roma, Giuseppe Pignatone. La Scientifica ha effettuato una serie di sopralluoghi recuperando i resti sui quali sono stati avviate le procedure per cercare di identificare il sesso e l’epoca del decesso. La scoperta aveva subito fatto pensare alla vicenda delle due quindicenni romane scomparse nel nulla 35 anni fa, Mirella Gregori ed Emanuela Orlandi.

compleanno

Le prime risultanze sulla datazione delle ossa (eseguite col metodo del carbonio 14 presso il laboratorio Circe di Caserta) sono state date dagli esami sui resti della calotta cranica e del radio dai quali si evince che sono certamente antecedenti al 1964, ma forse anche più vecchie e che presenta il cromosoma Y che caratterizza il sesso maschile, come emerso da un DNA, purtroppo troppo deteriorato per confrontarlo con quello di Mirella ed Emanuela, estratto da un femore nei laboratori della Polizia Scientifica.

Le persone nate prima del 1963” spiegano gli inquirenti, “hanno segni inequivocabili e gli esami su radio e calotta cranica hanno un contenuto di Carbonio 14 tale che la persona sarebbe morta prima del ’63”.

Un risultato ottenuto grazie a quello che gli esperti chiamano bomb-effect, ovvero l’effetto causato dal divieto di effettuare i test nucleari nell’atmosfera: (Trattato sul bando parziale dei test nucleari firmato il 5 agosto 1963) ciò altera drasticamente la presenza di radio carbonio su ossa e qualsiasi altro campione organico rinvenuto.

Pietro Orlandi, fratello di Emanuela, in queste settimane ha avuto incontri a piazzale Clodio con gli inquirenti e ha nominato un consulente per una eventuale comparazione con il Dna. «Questi sono i primi esiti degli esami: io vorrei aspettare la fine e poi vorrei avere il risultato dell’esame genetico con il Dna, che può dare la certezza sulla datazione», ha commentato Pietro Orlandi. Anche la sorella di Mirella Gregori, Maria Antonietta, vuole attendere gli esiti definitivi e dice di volere affidare degli accertamenti al genetista incaricato dalla famiglia. Resta il fatto che, se le ossa non sono quelle di Emanuela o di Mirella, anziché chiudersi il mistero ora si moltiplica: di chi è il cadavere, scoperto in terra vaticana? Il caso resta comunque al centro di un fascicolo per omicidio aperto dalla Procura di Roma e, assicurano gli investigatori, le indagini proseguiranno per cercare di ricostruire l’identità e la sorte della persona finita seppellita sotto il pavimento della Nunziatura.

Anche il vaticano, nella persona del Promotore di Giustizia Prof. Gian Piero Milano, il PM di Vatileaks 2, sta per aprire una nuova inchiesta destinata a fare chiarezza sul destino di Emanuela Orlandi (fonte Quarto Grado del 23/11/2018) e a tale proposito Pietro Orlandi, sulla sua pagina social lascia questa dichiarazione: “Che in Vaticano abbiano ufficialmente aperto un’inchiesta non ci e’ stato comunicato . Al Promotore di Giustizia Milano consegnammo, oltre alla Segreteria di Stato, denuncia e varie istanze perché aprano un’inchiesta interna e rispondano a diversi interrogativi e incongruenze che ci sono state in questi 35 anni, anche sulla base di indagini private fatte con l’avvocato Sgro’. Al momento, ripeto, non ci risulta nessuna inchiesta aperta, nonostante tutta la documentazione consegnata stia sul tavolo del Promotore Milano presso il tribunale Vaticano. Per quanto riguarda l’attuale situazione, in riferimento alle ossa trovate a “pochi centimetri” dalla pavimentazione di un locale della nunziatura apostolica dove già in precedenza in quella ristretta parte di pavimento erano stati fatti lavori di ristrutturazione, stiamo aspettando l’esito completo delle analisi relative al Carbonio 14, che inizieranno presso i laboratori Circe di Caserta specializzati nelle analisi di reperti recenti, sulle ossa dei due corpi per stabilirne con certezza l’epoca della nascita e della morte“.

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Una risposta a “Ossa nella Nunziatura Apostolica”

  1. FACESSERO VERAMENTE CHIAREZZA SENZA CONTINUARE AD INSABBIARE..LA FAMIGLIA ORLANDI MOLTO DIGNITOSA, IO AVREI COMBINATO UN MACELLO

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