Manifestazione Piazza di Monte Citorio

Emanuela ORLANDI, la mobilitazione continua!

Dopo la bella e proficua raccolta firme per la petizione a papa Benedetto XVI, avvenuta in Piazza di Spagna, a Roma, in occasione della Festa della Donna, ieri pomeriggio un piccolo numero di cittadini romani è sceso in Piazza Monte Citorio per chiedere allo stato italiano dove sia.
In questi giorni, infatti, è attesa la risposta del ministro Cancellieri all’interrogazione parlamentare di Walter Veltroni. Dovrà infatti essere spiegato il motivo della presenza di un gendarme vaticano, intento a fotografare manifestanti e striscioni in piazza Sant’Apollinare durante la manifestazione dello scorso 21 gennaio.

Inoltre, la Procura di Roma, più di un anno fa, aveva prelevato il Dna ali familiari di Emanuela per compararlo con quello della salma contenuta nella tomba di Enrico De Pedis, boss della banda della Magliana, sepolto nella basilica di Sant’Apollinare. Dopo diversi annunci e nonostante la Curia non si sia mai opposta, la traslazione e le dovute analisi non sono state ancora effettuate. Per quanto la  stessa famiglia Orlandi non si aspetti grosse rivelazioni da tale gesto, sarebbe comunque un modo per la Procura di Roma per dimostrare che in qualche maniera si sta muovendo. A breve infatti, si potrebbe arrivare ad un’altra chiusura delle indagini, a causa della scadenza dei termini prefissati. Così ci si ritrova, dopo 29 anni, per l’ennesima volta, a chiedersi se sia stato fatto davvero tutto il possibile per arrivare alla soluzione del “caso”.
Il “popolo di Emanuela” non si arrende a mezze parole e tante bugie e per questo anche sabato 17 marzo, dalle ore 15 alle 18, sarà in piazza Monte Citorio per chiedere allo Stato Italiano Verità e Giustizia. Se lo scorso 18 dicembre le finestre papali si sono chiuse in faccia alla famiglia Orlandi, chissà che lo stato italiano non metta invece in moto tutti i suoi mezzi per abbattere finalmente questo muro di omertà.
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