Le dichiarazioni di Padre Amorth, capo degli esorcisti, rivela una sua ipotesi che ancora oggi mette in discussione la “pista interna del vaticano” circa la scomparsa di Emanuela Orlandi
Capita ancora oggi che giornali online riportano l’intervista che Padre Amorth concesse al vaticanista Giacomo Galeazzi e pubblicata il 22 maggio 2012 su LaStampa.it nella quale affermava che Emanuela Orlandi fu “attirata in una trappola” aggiungendo che fu “un delitto a sfondo sessuale”.
Padre Amorth nasce a Modena il 1 maggio 1925 e dopo aver fatto la guerra, si laureò in Giurisprudenza e a 29 anni fu ordinato presbitero a Roma dal vescovo di Norcia Ilario Noatta. Nel 1986, all’età di 61 anni viene convocato in vaticano dall’ arcivescovo vicario della città di Roma, cardinale Ugo Poletti, che lo nomina esorcista della diocesi della Società San Paolo e viene affiancato a padre Candido Amantini. Da allora, con oltre 160.000 esorcismi praticati, il più autorevole esorcista della Chiesa cattolica racconta nel suo libro (L’ultimo Esorcista – Edizioni PIEMME) la sua vita in lotta contro Satana. Dalla confessione a cuore aperto emergono particolari inquietanti: Satana abita le stanze del Vaticano; la scomparsa di Emanuela Orlandi è un mistero dietro il quale si nascondono sette sataniche; magia, spiritismo e superstizione si nascondono dietro l’omicidio della suora di Chiavenna e di altri efferati delitti perpetrati da adolescenti come Erika e Omar; sono in crescita i fenomeni di bambini posseduti da presenze oscure; la lotta contro il maligno, cominciata all’origine del mondo, è destinata a durare fino alla fine dei tempi. Nel lungo racconto, padre Amorth lancia infine una sconvolgente denuncia: la Chiesa non crede più all’esistenza del demonio, i vescovi non nominano esorcisti nelle loro diocesi e non ci sono più giovani preti disposti a imparare la dottrina e la pratica della liberazione delle anime. Ma prendiamo in considerazione quello che scrive su Emanuela Orlandi:
“Vorrei, in proposito, fare un esempio. Parlare di una vicenda relativamente recente nella quale, a mio avviso, quella parte minoritaria che dentro le sacre mura lavora per il male e non per il bene può aver preso il sopravvento. È la vicenda che prende il nome di Emanuela Orlandi. Emanuela Orlandi è una ragazza di quindici anni, figlia di un dipendente del Vaticano, precisamente di un dipendente che lavora nella prefettura della casa pontificia, uno insomma che nel suo lavoro ha occasione spesso di vedere da vicino il Papa. Emanuela è una ragazza solare e vivace. Improvvisamente il 22 giugno del 1983 scompare. Ancora oggi non è stata trovata. Scompare dopo essere andata a lezione di musica. Emanuela, infatti, suona il flauto presso la chiesa di Sant’Apollinare dove c’è una sorta di conservatorio. Secondo le ultime informazioni raccolte prima della sua scomparsa, Emanuela sale su una macchina nera. Ma non è certo. È sicuro che alle 19.15 è stata vista per l’ultima volta da due compagne di scuola, in corso Rinascimento. Dopo di che di Emanuela non si sa più nulla, sparisce. Pochi giorni dopo appaiono molti manifesti con l’immagine di Emanuela per tutta Roma e con l’appello perché chiunque l’abbia vista nelle ore precedenti o successive alla sua sparizione si faccia avanti. Nei giorni successivi, e ancora nei mesi e negli anni successivi, si dice di tutto riguardo a questo rapimento. Le tesi sulla scomparsa della povera Emanuela restano molteplici. Non voglio elencarle. Voglio soltanto dire cosa penso io.
Premetto però che non parlo perché sono a conoscenza di fatti, ma parlo riportando quelle che sono le mie sensazioni. Le sensazioni che da subito ho provato quando ho saputo della scomparsa della giovane Emanuela. Io penso che una ragazza di quindici anni non sale su una macchina se non conosce bene la persona che le chiede di salire. Credo che occorrerebbe indagare dentro il Vaticano e non fuori. O comunque indagare intorno alle persone che in qualche modo conoscevano Emanuela. Perché secondo me solo qualcuno che Emanuela conosce bene può averla indotta a salire su una macchina. Spesso le sette sataniche agiscono così: fanno salire su una macchina una ragazza e poi la fanno sparire. I l gioco è facile purtroppo. Fanno salire in macchina la loro preda, la narcotizzano con una siringa e poi fanno di questa ragazza ciò che vogliono. Beninteso, mi auguro che le cose non stiano in questo modo. Mi auguro che se davvero, come penso, di setta satanica si tratta, almeno questa setta non abbia nulla a che vedere con il Vaticano. Mi auguro che questa storia che sembra non finire mai finisca presto. Ma non mi esimo dal dire che spesso in tutto il mondo scompaiono giovani donne in questo modo. Può sparire una ragazza così vicina a un luogo che dovrebbe essere santo come è il Vaticano? Purtroppo sì. Perché Satana è ovunque. Satana attacca i sacerdoti e le persone che si sono consacrate a Dio, soprattutto. Perché colpire un sacerdote significa trascinare all’inferno tante altre persone.”
Abbiamo sentito Pietro, fratello di Emanuela Orlandi, e alla domanda che ne pensa delle dichiarazioni di Padre Amorth risponde: “Amorth lo conoscevo, ci ho parlato e non ha idea di cosa possa essere accaduto ad Emanuela. Le sue dichiarazioni sono frutto della lettura di un libro. ” Non mi sono mai interessato a questo caso” mi disse e mostrandomi un libro “Qui ho letto alcune cose riguardanti questo storia ma non saprei cosa dirti”. Beh, quelle cose lette sono diventate per alcuni giornalisti le verità sconcertanti di padre Amorth. “Posso dirti soltanto che le modalità del sequestro (proposta lavoro da persona distinta, tranquillizzare la vittima dare l’idea di una persona affidabile ecc..) sono le tecniche usate dagli adescatori di sette sataniche ma altro, ti ripeto, non saprei cosa pensare“.
Che ne pensate del mago di Francia. Mrs Robinson? È una setta segreta? Chi sono ?
Si parla per sentito parlare
parlava per “sentito dire” da un’altro prete. Però parla oggi parla domani…..
parla oggi parla domani….
non credo a padre Amorth è stato un rapimento per i soldi mafiosi che gestivano Sindona e Calvi.
… ma perchè non potrebbe essere ancora viva?!
…
sicuramente non è una novità, ma personalmente il 22/06/1983 giorno della scomparsa di Emanuela, fa tornare in mente un’altra data, il 26/06/1983 quando si sono tenute le elezioni politiche…. e tutto quello che a cascata è arrivato fino ai nostri giorni…
Tutto questo casino da tre anni per delle “sensazioni” di Amorth? Ma PROVE non ne porta mai nessuno??????