Appello a Papa Francesco

Per il diritto alla Verità su Emanuela ORLANDI.

Papa Francesco,

sono Pietro Orlandi e dopo tanti anni sono ancora qui a chiedere la Verità sul rapimento di mia sorella Emanuela, cittadina vaticana, avvenuto il 22 giugno 1983.

Una ragazzina innocente di 15 anni alla quale è stato impedito di scegliere della propria vita, negandole, ancora oggi, ogni forma di Giustizia, dimenticandosi che la vita di ogni essere umano è sacra e non può essere considerata  un pezzo di carta sul quale apporre il timbro “ archiviata”.

Una vicenda che nel corso degli anni è stata caratterizzata da depistaggi, insabbiamenti, omertà e soprattutto mancanza di collaborazione da parte della Santa Sede.

Lei disse: “Chi tace è complice”. E’ vero.  In Vaticano c’è chi sa e da tanti anni tace, diventando complice di quanti hanno avuto responsabilità in questa vicenda.

A tal riguardo, in Vaticano, ci sono carte secretate, a conoscenza di alcune autorità della Santa Sede, che contengono passi importanti di questa disumana vicenda e che potrebbero permetterci di riabbracciare Emanuela o darle una degna sepoltura.

Il dossier “Rapporto Emanuela Orlandi” a disposizione, nel 2012,  della Segreteria Particolare di Papa Benedetto XVI, contenente  informazioni e nomi che potevano condurci alla Verità, stava per essere consegnato ad un magistrato italiano, ma in Vaticano vennero meno alla parola data e il fascicolo rimase occultato.

Dopo 33 anni mi chiedo perché si continua a negare ad una famiglia la possibilità di dare Luce e Pace alla propria figlia, alla propria sorella.

Abbiamo il diritto di conoscere la Verità contenuta in quei documenti e se sulla scomparsa di Emanuela fu posto il Segreto Pontificio, La prego di sciogliere i sigilli a tale imposizione che osteggia il raggiungimento della Verità e della Giustizia.

Non possono esistere segreti in uno Stato che si erge a centro della Cristianità perché è contrario alle parole e agli insegnamenti di Gesù:

Non v’è nulla di nascosto che non debba essere svelato e di segreto che non debba essere manifestato”.

Papa Francesco Lei ha indicato agli uomini la via giusta “Costruire ponti e non alzare muri invalicabili” ed io lo stesso chiedo a Lei, per Emanuela.

La Verità, la Giustizia  non possono essere un’utopia, un sogno irraggiungibile  ma i principi fondamentali, per ogni Stato che si reputa civile.

Principi fondamentali che in questa vicenda sono stati vergognosamente calpestati per oltre 33 anni.

La mia è una voce tenace, priva di rassegnazione, che mi guiderà, in questa vita ed oltre,  a cercare  Verità e Giustizia, affinché questo grido  appartenga a tutte le vittime innocenti ed  alle persone private della  Libertà.

Non ci lasceremo mai rubare la speranza.

Pietro Orlandi
28 marzo 2017

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25 Risposte a “Appello a Papa Francesco”

  1. I casi saranno chiusi solo quando ci sarà giustizia,non siete credibili di fronte al vostro popolo spero che lo possiate essere di fronte alla legge terrena.Vogliamo giustizia terrena.

      1. Me ne sono accorto solo ora, era il video di Pietro Orlandi che aveva fatto per l’appello al sit in che era presente su Youtube e condiviso che ora non è più visibile su youtube stesso.

  2. Pour éviter un fort séisme ou un volcan mortel en Italie un tsunami en Chili au pape François de se convertir a l’islam aujourd’hui si la fin du monde pour éviter l’enfer après l’arrivée de l’islam le christianisme et le judaïsme ne sont pas valable ordre d’ALLAH la preuve dans le Coran Sourate N°3 Al’Imran Verset 85 merci.

  3. Gent.mo Pietro,

    sembra a me che dopo l’intervista al regista del film su

    Emanuela, andata in onda nel programma “Quarto Grado”

    di venerdì scorso, si renda più che necessaria una risposta

    da parte delle Autorità vaticane su una vicenda il cui silenzio

    si protrae da troppo tempo.

    Un affettuoso saluto,

    Clara Iannarelli

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